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2010/02/13

fino al 14.II.2010 - Gli anni '80 - Monza, Arengario e Serrone della Villa Reale - Exibart.com

 

fino al 14.II.2010
Gli anni '80
Monza, Arengario e Serrone della Villa Reale

Dalla metro di New York a Napoli capitale d'Italia. Un viaggio saporito negli anni '80, seguendo tendenze ed eccentricità. Nel tentativo, riuscito, di fuggire la stucchevole retorica del "come eravamo"...


pubblicato lunedì 25 gennaio 2010
Non c'è bisogno di scomodare Hobsbawm per ammettere che il XX secolo è finito a novembre di vent'anni fa, tra picconate e calcinacci, hair-metal e aperitivi. Arriva da qui la spolverata generale e generalista sugli anni '80, la rivisitazione (o il revisionismo?) sul decennio di confine fra una storia dai ritmi in fondo rassicuranti e un vivere dal battito accelerato, ipertiroideo.
È in questo contesto che s'inserisce l'evento monzese ideato da Marco Meneguzzo. Evento, già, perché "mostra" è riduttivo: non di solo esposizione vive infatti quest'esperienza, ma di una visione multistrato che sceglie l'arte come filtro preferenziale, integrandola però in un quadro più ampio, ben delineato dal ricco catalogo e dai contributi di un'audioguida che (caso raro!) vale davvero la pena ascoltare.
Il "giro" della mostra è chiaro e limpido. Il Serrone, prima di dedicare una fotografia alla scena europea - soprattutto tedesca -, accoglie la ricca carrellata di maestri italiani: Karl Horst Hödicke - Danza con spade - 1985 - acrilico su tela - cm 230x170 - coll. privata, Trevigliologica protagonista la Transavanguardia, rappresentata da tutti i suoi cinque cavalieri e anche da quanti (vedi Nino Longobardi e Mimmo Germanà) arrivarono giusto con quei cinque minuti di ritardo; ma lucida occhiata anche su chi, pur lavorando da tempo, trovò in quel periodo stimoli diversi o rinnovate fortune, come Vedova o Schifano.
Uno sguardo ricco e complesso, impreziosito da momenti eccezionali: come il Silenzioso mi ritiro a dipingere un quadro di Paladino, santificato come primo lavoro "ufficiale" dell'artista; o ancora l'Orto botanico di Schifano, pezzo di rara capacità seduttiva. Sguardo che nella rapida sezione sulla mitteleuropa s'impreziosisce del confronto dei vari Baselitz, Hödicke e Fetting con il modello espressionista. Tanto per restare nel multilayer, basta ricordare come Christiane F. sia uscita dallo zoo di Berlino per entrare al cinema proprio nel 1981, anno del primo album degli Einstürzende Neubaten... Giusto per far quadrare il cerchio e non guardare all'arte per compartimenti stagni.
L'interesse per il "fare pittura" e l'attenzione alla tavolozza, giudicati come denotativi dell'arte italiana ed europea del periodo, sono il discrimine che spiega la "frattura" della mostra in due sedi espositive: nell'Arengario l'orizzonte si sposta verso l'area anglosassone, significata dalla scelta di artisti che guardano verso la tridimensionalità (a proposito: eccezionali i Buildings di Tony Cragg).
Luigi Ontani - Nostalgia di Giano e Giasone - 1988 - acquerello - diam. cm 53,6 -coll. A. Martino, Roma
Imprescindibile, passando per gli Usa, un fotogramma dedicato a figli o nipoti della Pop Art (poteva forse mancare Basquiat?). In questo senso è apprezzabile la volontà di testimoniare il lavoro di Keith Haring con alcuni suoi Subway Drawing, gessi su carta nera nati proprio nelle stazioni della metropolitana. A simbolizzare la genetica e la dinamica di un particolare e ben definito momento artistico.

video correlati
La videorecensione della mostra

francesco sala
mostra visitata il 1° novembre 2009


dal 17 ottobre 2009 al 14 febbraio 2010
Gli anni '80. Il trionfo della pittura
a cura di Marco Meneguzzo
Arengario
Piazza Roma - 20052 Monza
Serrone della Villa Reale
Viale Brianza, 2 - 20052 Monza
Orario: da martedì a domenica ore 10-18
Ingresso: intero € 9; ridotto € 7
Catalogo Silvana Editoriale
Info: tel. +39 0392302192; fax +39 039361558; eventiespositivi@comune.monza.mi.it; www.glianni80.it


[exibart]

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