Paola
Elsa Tagliabue
CV
- Recensioni/Cenni critici:
dal maestro Massimo Bollani Scuola d'Arte
Paola Elsa Tagliabue è un'anima sensibile e i suoi lavori non sono mai banali o privi di passione, al contrario stimolano in noi riflessioni e interesse.
Dicembre 2009 - Dott. Alberto Bonacina:
Partendo da suggestioni ispirate da sensazioni e ricordi, Paola Elsa Tagliabue
esprime dipingendo le proprie emozioni, dando vita ad una pittura serenamente
devota a magiche atmosfere. Trasposta con una morbida stesura, la realtà assume
i contorni del sogno grazie alla capacità della pittrice di disegnare
percorrendo la via indicata dalla fantasia. Tale via la porta ad abbandonare la
realtà formalmente intesa a favore della visione, la cui evanescente sostanza è
la materia di cui si compongono i dipinti, poeticamente accesi da un cromatismo
e da un approccio figurativo oniric0.
(recensione per personale The Nature of beauty in art – Milano).
Gennaio
2010 - Dott. Lorenza Fragomeni:
Intimità, calore, magia.
Le prime parole che vengono in mente di fronte l'opera di
Paola Elsa Tagliabue. Una tecnica aerea, una pennellata intensa ed impalpabile
insieme, una realtà incantata che ci cattura il cuore, rapisce gli occhi e ci
trascina in un armonia di colore e movimento.
C'è una spontanea facilità nell'accostarsi alla sua pittura, data dalla purezza
delle intenzioni, dall'onestà con la quale si pone di fronte alle candide tele,
si avverte il suo essere libera da ogni schema volendo comunicare un emozione
nel modo più vero e diretto.
Le figure, nel tormento dell'essere, vivono con astuta leggerezza, scuotono via
la materia e si liberano nel chimerico scenario illustrato abilmente
dall'artista.
La pittrice con un accostamento di colori acidi a volte, caldi altre,
rappresenta il raggiungimento di una meta ambita quanto difficile: la
semplicità e l'immediatezza d'espressione.
Riflesso in queste intense tele scopriamo un mondo soave e vibrante nel quale
perdersi nell'incanto dell'illusione.
(recensione per personale The Nature of beauty in art – Milano)
Maggio 2010 - Dott. Salvatore Russo
(critico d’arte)
L’artista nelle sue opere ricerca la perfezione della forma
e la sinuosità delle linee. Le figure che riporta su tela tendono a riproporre
temi che trovano in realtà non terrene il loro status. Sicuramente opere di
grande impatto emotivo. L’osservatore non può mai rimanere indifferente
guardando una sua opera. Da astante si trasforma dunque in osservatore attento
ed interessato.
Paola, viene riconosciuta dai suoi contemporanei per la sua
grande sapienza segnica e tratto deciso.
(recensione pubblicata sull’annuario: Avanguardie Artistiche
2010 edito CDA Palermo).
Giugno 2010 - Claudia
Poschner - (Artista e Pres. Associazione AIBA.MB)
Pittrice eclettica e versatile che
affronta il figurativo e l’informale con disinvoltura e grande fantasia su un
piano cromatico di forte impatto.
Conosciuta e apprezzata dalla
critica e dalla stampa, ha partecipato a numerose mostre collettive d’interesse
nazionale e internazionale.
(recensione per Associazione Internazionale Belle Arti Monza
e Brianza).
Giugno 2010 - Dott.
Salvatore Russo (critico d’arte)
Paola Elsa Tagliabue riesce a dar
voce alla compostezza poetica delle piccole cose.
Degli oggetti carpiti al quotidiano, delle attese e dei sussurri esistenziali.
Pittura cromaticamente ammaliatrice, comprova con la sua carica espressiva una notevole
volontà narrativa capace di contestualizzare la bellezza risiedente nel creato
così come di sottolineare l'importanza dell'intuito compositivo
(recensione pubblicato sulla rivista Boè - bimestrale d’arte edito da CDA Palermo).
Ottobre 2010 -
Prof.ssa A. Francesca Biodolillo (D.A. e Pres. Galleria Il Tempio/PA) Espressione artistica ancorata a
suggestive visioni dal forte impatto fruitore, la cui maestria sta nella
capacità di trasmettere attraverso la dinamicità cromatica l’essenza della
libertà interiore.
(motivazione critica Trofee
Van Brugge – Brugge, Poort Van Vlaanderen, 9 ottobre 2010).
Ottobre 2010 –
Mariarosaria Belgiovine (critico e direttore Artexpò
Gallery)
Una percezione intima del colore,
riflesso sulla tela con armonia cromatica e suggerimento evocativo.
(motivazione critica Premio
La Palma d’Oro per l’Arte – Mandelieu
la Napoule/Cannes Francia, 23 ottobre 2010).
Novembre 2010 - Dott.
Nadine Giove (critico d’arte)
La poesia è certamente il tono
predominante di ogni opera di Paola Elsa Tagliabue, artista monzese che riesce
a cogliere l’intimo lirismo esistente anche in semplici oggetti quotidiani: un
fiore, un bambino, uno scorcio di paesaggio.
L’artista ricerca in ogni sua opera
la bellezza pura, l’aspetto aulico dell’esistenza. I colori tenui eppure caldi
donano un’atmosfera magica e meditativa, che, come in una vetrina senza tempo,
si nutre dello sguardo rapito dell’osservatore, E’ l’essenza stessa dell’arte
ad essere colta dalla pittrice: l’eterno contrasto tra bellezza e caducità.
Nell’opera “Frutti & Spine”, in particolare, i colori caldi e avvolgenti
donano un’atmosfera magica di velata nostalgia.
Il risultato è vivo, brillante, di
profonda intimità.
L’arte per Paola Elsa Tagliabue è
ispirazione, è rifugio dell’anima in un universo naturale, che s’integra con
l’uomo e non si oppone ad esso. E’ soprattutto ricordo, ora struggente ora
velato, di un universo della cui bellezza l’arte diviene cantatrice eterna.
(motivazione critica Premio
Internazionale l’Ercole di Brindisi
e nomina di Ambasciatore dell’Arte del
Mediterraneo Palazzo della Provincia di
Brindisi, 13 novembre 2010).
Novembre 2010 –
Mariarosaria Belgiovine (critico e direttore Artexpò Gallery)
Paola Elsa Tagliabue, Colore che
dialoga con la tela, guidato da sentimento istintivo dell’artista, che assume
profondi equilibri tonali nella ricerca dell’espressione evocativa.
Nelle sue opere si evidenzia
l’elaborazione di una stesura, alla ricerca di emozioni fruibili, con una
carica di energia che sviluppa ogni percorso creativo.
(motivazione critica Premio
Gran Galà dell’Arte – Portovenere/SP, 27 novembre 2010).
Novembre 2010 –
Giuseppe Catapano pres. OPE
Diploma di merito per la
professionalità e per la preziosa collaborazione prestata per il successo del
settimo concorso internazionale di pittura Trofeo G.B. Moroni - Bergamo,
27 novembre 2010.
Dicembre 2010 – Prof.
A.F. Biondolillo (D.A. e Pres. Galleria
il Tempio – Palermo)
Una struttura segnica accompagnata
da cromie valide rende merito alla creatività della pittrice Paola Elsa
Tagliabue. Una veritiera interpretazione della realtà e dei sentimenti umani,
corredata da una naturale inclinazione alla compostezza e all’armonia
rappresentativa. Paola Elsa è un’artista completa che ravviva l’anima con la
sua profonda sensibilità e forza poetica, l’intensità dello sguardo dell’opera
“L’Attesa” avvalora quanto detto. Sono occhi che raccontano i travagli e le
ansie comuni a tutta l’umanità che è in grado di amare con sincerità e
trasporto interiore.
(recensione e motivazione Premio “Natale in Arte tra Sacro e Profano” Palermo, pubblicata sulla
rivista Boè n.6 nov./dic.2010).
Dicembre 2010 – Jean
Charles Spina - (critico di Nizza)
Un’artista che espone la sua
interiorità, con espressioni di vivaci suggerimenti istintivi, creando spazi
mentali dove collocare le sue emozioni cromatiche.
Un percorso raffinato ed ispirato ai
personali mutamenti cromatici, intuitiva fino alla stessa condizione di
esistenze parallele che le permettono di esplorare ed armonizzare con le
atmosfere oniriche della sua ricerca.
La creatività influenzata da una
ricerca della materia, esprime i suoi concetti evocativi, con un linguaggio
artistico particolarmente materico e con la sua complicità, riesce a
raffigurare i suoi concetti di irreale armonia tonale.
È fondamentale la sua narrazione
rivelatrice della sua energica creatività, formulata con eccellente dose di
inventiva, di accattivante concetto ancestrale, tradotto dalla sua riflessione
per un linguaggio cromatico assoluto ed evocativo.
(recensione Le Tour de
la Còte D’Azur 2010 - Nizza, Cannes,
Principato di Monaco, Marsiglia, Cap d’ail, San Laurent du Var, Menton,
Antibes.
Gennaio 2011 – Mariarosaria
Belgiovine (Critico d’arte e direttore Artexpò
Gallery)
Un’energia cromatica capace di
evidenziare la mescola fra figura e astrazione, con ottima riuscita della sua
gestualità.
Le sue intuizioni dialogano con il
suo inconscio, evocando suggestioni intime del suo alfabeto interiore.
(motivazione Premio
Maestri dell’Arte Contemporanea 2011).
Marzo 2011 – Raffaele
De Salvatore (Giornalista e Direttore Responsabile EuroArte)
La pittura di Paola Elsa Tagliabue,
artista lombarda, è interessante.
Le immagini impresse sulle tele, non
sono altro che emozioni materializzate
sotto un’attenta padronanza del pennello e della sua tavolozza personale. Esse
si concretizzano soprattutto unendo momenti di vita vissuta personali ed
immagini di contemporaneità, manifestano al fruitore una forte personalità
espressiva, rendendolo partecipe dei
suoi giochi di colore;
infatti in Paola Elsa Tagliabue
troviamo molto significativo la gestualità usata per creare i suoi lavori.
Ogni suo segno, ogni tocco di
pennello, ogni colore è funzionale alla creazione di un’armonia che non è solo
da apprezzare dal lato visivo, ma anche da quello del contenuto.
La sapiente “osservazione” pittorica
di Paola Elsa Tagliabue ,è una sorta di ricerca di luoghi di compenetrazione
riflessiva e meditativa non inquinati, non contagiati, puri nella forma e nel
colore, atti a rafforzare e ad accogliere
un’emozione esistenziale liberata e gioiosa.
Ella re-interpreta in modo personale
l’arte degli espressionisti del novecento, con qualche innesto surreale e con
una sicura dose di ironia che le garantisce sia il distacco emotivo dello sguardo, sia il distacco dalla sterile denuncia fine a se
stessa, perché, in sostanza, ella auspica una riscoperta della natura come
energia manifesta e costantemente metamorfica, nella quale l’umano è immerso in
partecipe rinnovamento.
(recensione per IV
Biennale d’Arte Contemporanea Lecce a Sondrio - EuroArte n.8 Novembre/Dicembre 2011 – Edito
da Anna Maria Gentile Edizioni).
Aprile 2011 –
Mariarosaria Belgiovine (critico d’arte e direttore Artexpò Gallery)
Intrecci della memoria, mescole
cromatiche e armoniose, dallo stile inequivocabile, assumono identità
suggestive frammentando momenti salienti della sua creatività.
Un fascino suggestivo sottolinea gli
effetti memoriali, sviluppati con linguaggio equilibrato. Accordando le sue
tematiche suggestive pervasi da sinceri sentimenti evocativi.
(motivazione Premio
Leone d’Oro per l’Arte – Sirmione, 16 aprile 2011).
Giugno 2011 – N.D.
Fernanda Banchi (pres. Accademia Gentilizia Il Marzocco di Firenze)
Pergamena De Académique d’ Honneur
Ai migliori artisti e letterati che
nella magia della forma e nella pienezza ispiratrice della parola elargiscono
regalità all’Arte e alla Cultura.
(Assegnata dalla Giuria de Gran Prix International Il
Parmigianino: Emilio Bianchi, Giuliano Landi, Alfonso Confalone, Carmelina
Rotundo, Carolina Mazzetti.
Luglio 2011 – Eraldo
Di Vita (critico d’arte, scrittore, giornalista)
La “Total Painting” di Paola Elsa
Tagliabue.
Quella di Paola Elsa Tagliabue si potrebbe chiamare “Pittura
Universale” o “Total Painting”, come la
definirono gli americani quando si trovarono di fronte alla opere di Willem De
Kooning, che fu uno dei primi artisti a passare con disinvoltura e con successo
dal figurativo all’astratto, senza suscitare scandalo. Del resto gran parte dei
nostri artisti più ricercati sono passati dal figurativo all’informale e
all’astratto (vedi Lucio Fontana, Capogrossi, Burri) nella ricerca della loro
strada definitiva, perché è erroneo credere che si possa partire direttamente
dall’astratto senza saper dipingere un cavallo o un nudo di donna. E’
sufficiente osservare con quale facilità la Tagliabue passa da opere come “LA Graziosa” (nudo di donna sotto una
cascata), “Volto tribale” o “Adda –
estemporanea” dove trionfa la figurazione e il reale a progetti quali “3color” (rosso, giallo, blu) o “Sottobosco – Eruzioni” dove trionfa
l’astratto e l’accostamento dei colori sembra una composizione psicodinamica,
in cui l’unità dell’opera si configura come organizzazione di energie,
trasmesse immediatamente sulla tela dal gesto della mano che dipinge.
La ricerca di Paola Elsa Tagliabue
sembra svolgersi attorno a due temi fondamentali, in apparente contraddizione:
il realismo della figura e il sogno dell’astrazione ma, poiché tutto deriva
dalla figurazione e non vi può essere astrazione senza realtà, lei rimane in
tema con la costante ricerca dell’artista moderno nel tentativo di liberare la
creatività dell’inconscio., sottolineando l’importanza della spontaneità, sia
essa reale che onirica.
(recensione per “ i 100 artisti della critica italiana “ –
EuroArte n.7 Luglio/settembre 2011 edito da Anna Maria Gentile Edizioni).
Luglio 2011 – Mariarosaria Belgiovine (critico
d’arte e direttore Artexpò Gallery)
La sua ricerca integra mutevoli
espressioni cromatiche, dettate da una gestualità integrata all'emozione. Opere
intensamente espressive, con la percezione della realtà, in un vortice di
surrealismo simbolico, pronto a sollecitare ogni suggerimento creativo.
(motivazione critica Premio
Trofeo Artista dell'anno 2011 - Cesenatico, luglio 2011).
Luglio 2011 – Nadine
Giove (critico d’Arte)
Paola Elsa Tagliabue riesce a
cogliere la bellezza della natura attraverso le sue opere, che paiono voler
stravolgere completamente i canoni stilistici tradizionali per approdare ad uno
stile fortemente personale.
L’artista crea fusioni cromatiche
che paiono danzare sulla tela e che, pur essendo riconoscibili nelle forme,
riescono quasi per magia a comunicare emozioni allo spettatore, anche e
soprattutto attraverso colori sfumati e guizzi improvvisi di luce.
In particolare risulta pregevole
l’opera “Veliero nel tramonto” ricco
di sfumature che spaziano dal rosa pastello, ai verdi tenui, ai gialli intensi,
ai blu profondi. Opera in cui lo sguardo dello spettatore è condotto dall’ombra
silenziosa di un veliero verso il bagliore di una luce al centro della tela.
Paola, dimostra come sempre di
essere artista originale e profondamente sensibile.
(motivazione critica Premio
Biennale International Art England 2011 – Macclesfield, 16 luglio 2011).
Settembre 2011 - Mariarosaria Belgiovine
(critico d’arte e direttore Artexpò Gallery)
Un’artista
che dipinge le frasi del suo intimo creativo, traducendo ogni sensazione
evocativa da consapevole messaggio.
Il suo
dialogo espressivo coinvolge ragionate introspezioni, declinando la sua lirica
elaborazione contenutistica.
(motivazione critica Premio Oscar delle Arti Visive – Montecarlo, 24 settembre 2011).
Novembre 2011 – Ermanno Corti (critico d’Arte)
“Due Anime
che viaggiano separatamente per un’unica identità dell’essere e dell’esistere”
Paola
Elsa Tagliabue realizza mirabilmente sia
la tematica figurativa che quella informale con estremo lirismo, sono due anime
separate da lei, sentite e vissute profondamente, ma che viaggiano in
parallelo: l’accurato studio, la logica, l’irrazionalità e l’estasi mistica
riescono a fissare sulla tela un’immediatezza di emozioni e sentimenti intensi
e veri.
La pittura della Tagliabue è assolutamente unica ed originale, in ogni
su opera c’è una sintesi luministica magica che la contraddistingue: è
un’interpretazione che mostra un’ampia abilità espressiva, ella pertanto è
capace di svelare una dimensione ricca di memoria e poesia.
Nell’anima figurativa troviamo gli oli in cui la ricchezza formale e la
scansione vitalistica godono di una libertà d’immagine meditata carica di
valori che si rinnovano di continuo. Frutto di seria ed impegnata ricerca,
l’inesauribili gestualità sia estetica che contenutistica dell’informale rivela
un’astrazione ricca di magistrale rilievo, la padronanza tecnica dell’acrilico
su tela si fonde con l’armonia delle tonalità e della rigorosa scelta del
colore, che danno al suo contesto pittorico un valido registro cromatico: è
un’esplosione di luce di qualità materica e di segni creativi.
Le sue due anime si sono offerte al pubblico della Galleria d’Arte La
Telaccia nel dicembre 2011
in una mostra personale per dare voce ad un’arte di grande interesse.
La natura che vive nell’opera in una visione altamente suggestiva ed originale,
interpreta un lessico fondamentale e ben compiuto dove la genuinità e
l’autenticità dei ricordi si evolvono in un’identità artistica appassionata
vibrante di significativa.
L’intero iter della Tagliabue è un linguaggio maturo di forte impatto
emotivo che ci coinvolge appieno, sia per il suo alto spessore pittorico-culturale
che per la ricchezza di contenuto.
L’artista nella sua espressione matura, intrisa di favolose sensazioni e
puro lirismo interpreta due anime con determinazione e rigoroso impianto,
all’insegna di un’arte impegnata vissuta sempre con capacità comunicativa.
Entrambe le anime, di notevole effetto stilistico e risultati estetici
sono degne di attenzione e profonda lettura da parte del fruitore.
L’informale fortemente intimistico, si evolve in un’esplosione di
simboli e fantasiosi particolari presentando così un’interiorità, una
spontaneità e sicurezza dei mezzi non comuni.
La solida struttura del figurativo moderno si colloca in un valido
costrutto costantemente denso di atmosfere armoniche cariche di scene di vita
quotidiana e memorie. La Tagliabue descrive pertanto il suo fare arte con
rigore, serietà e professionalità: componenti essenziali per un percorso
pittorico di grande valore.
L’incontro con le due anime, ben distinte e separate tra loro anche
nella firma sull’opera, che l’artista tiene ad evidenziare, evoca un
espressionismo vivo in cui Paola Elsa Tagliabue trova la sua identità
pittorica, la sua forza esistenziale dell’essere e dell’esistere.
(presentazione critica per Personale: “Due Anime che viaggiano
separatamente per un’unica identità dell’essere e dell’esistere” Torino,
1-10 dicembre 2011).
Maggio 2012 - Giulia Buonocore,
Quello che traspare dalle tele della pittrice monzese è uno
stile che mi azzarderei a chiamare “moderno Impressionismo romantico astratto”.
Un Informale educato, un Astrattismo a modo, un Realismo che ordina aderenza
alla realtà quanto obbedienza all’ inconscio, ma soprattutto forme e tecniche
emozionate ed emozionanti. Una pittura coscientemente moderna, volutamente
consapevole, intima e sociale al tempo stesso. Quadri che urlano e quadri che
sussurrano, l’importante è che esprimano qualcosa e che siano emotivamente
stimolanti, per l’artista prima e per lo spettatore poi. Che sia una realtà
vera, una realtà effimera o una realtà psichica ciò che importa è che venga
rappresentata come lo spirito e l’istinto della pittrice comandano e sempre per
mezzo di una sorta di intenso espressionismo segnico.
(presentazione critica Opere in Permanenza alla Galleria d'arte Immagini Spazio
Arte di Cremona).
Maggio 2012 - Dott. Nadine Giove.
Nell'arte di Paola Elsa Tagliabue le cromie impastate e
accese si amalgamo e nello stesso tempo si sovrappongono in un'esplosione
policromatica in cui le figure si materializzano solo in parte, lasciando allo
spettatore la libertà di interpretarne gli aspetti più reconditi.
L'osservatore diviene in tal modo co-autore egli stesso
dell'opera, perché non ne esiste una lettura univoca, bensì diversi strati
interpretativi. L'uso spregiudicato dei colori primari colpiscono l'occhio
con la violenza delle pennellate che si addensano sulla tela e quindi nella
mente, creando effetto caleidoscopico e ludico, richiamando la spensieratezza e
la frenesia della vita, divorata con la stessa passione con cui l'artista
meravigliosamente dipinge i suoi soggetti.
Paola Elsa Tagliabue si dimostra costantemente pittrice di
grande talento ed intuizione, sempre alla ricerca di nuovi linguaggi, ma al
contempo rimane fedele a se stessa come pochi artisti sanno fare.
(Motivazione critica Premio Città dei due Mari -
Magna Grecia).
Dicembre 2012 Giuseppe Possa in collaborazione con Paolo Levi.
Siamo di fronte a una ricerca della simmetria, a partire dalla dinamica
formale fino ai colori intensi. Dal Figurativo all’astratto, le immagini
interagiscono con uno schema strutturale predefinito, create dalla pittrice con
soggetti decorativi: come quel pesce che si muove con l’eleganza della bellezza
dentro un’acqua espressionista; oppure in superfici informali frutto
dell’energia e del flusso sulla materia.
Queste opere sono singolari, basate sull’estetica della profondità,
inserite in un’indagine che supera l’eleganza formale, per giungere a frontiere
trascendenti, portatrici di suggestioni liriche.
Paola Elsa Tagliabue ha una buona padronanza delle tecniche pittoriche
ed è un’artista completa, sicura nel “linguaggio” espressivo e nei contenuti,
pur nella diversità dei temi, in cui simboli onirici ed evocativi paiono
sovrapporsi agli elementi realistici.
[Testo critico pubblicato nel volume "Nuova Arte - Rassegna artisti partecipanti al Premio Arte 2011" presentati
da Paolo Levi, collana Cataloghi d'arte Editore Giorgio Mondadori].
Marzo 2013 Silvia Arfelli (La Maya
Desnuda - Forlì)
Nella opera “Sottobosco, Eruzioni”
(olio su tela 30x30) il paesaggio germina di umori scaturiti con forza da
colore materio e spatolato, oscilla prepotentemente fra solida figurazione ed
onirica astrazione, esprimendo d’impeto una tormentata forza dinamica, una
stesura informale che trascende i dati del reale per tradurli in un alfabeto dagli
accostamenti audaci.
(Testo critico pubblicato sul Catalogo della mostra Berlin4, Berlino 4-17 marzo 2013 edito da La Maya Desnuda editore).
Luglio 2013 Gianluigi Guarneri (Critico
d’arte)
Le opere, della Monzese Paola Elsa Tagliabue, caratterizzate dallo
studio attento del colore, in grado di comunicare allo spettatore sensazioni e
suggestioni. Ella crea una sinestesia tra un'arte emozionale e una figurazione
astratta.
(Cenni critici mostra coll. Arte senza Confini alla Galleria d'arte
Immagini Spazio Arte di Cremona).
Novembre 2013 Giulia
Sillato (Critico d’arte)
Tagliabue Paola Elsa è un’ artista che riversa il
concettuale nel decorativo. I suoi inserti figurativi lasciano intravedere
l’anima dell’ artista, mai banale, assolutamente avanti nell’interpretazione
delle cose. La sua apparente scomposizione in quadri sono le grate attraverso
cui passa la realtà, una realtà fastosa e colorata. Gli impasti di colore sono
precisi e la lettura dello spazio in cui opera è utilizzato alla perfezione.
Con queste imprese stilistiche ella può rappresentare in maniera allegorica e
allegra qualsiasi suo pensiero o azione, passati, presenti o futuri… qualsiasi
cosa o situazione dentro e fuori di lei. L’abilità dell’artista questo vuole
comunicarci. Il concetto che rappresenta è espressivo e si apprende
rapidamente.
[Testo critico pubblicato sul volume “Nuova Arte Rassegna di artisti e
partecipanti al “Premio Arte 2012”
AA. VV a cura di Giulia Sillato con la collaborazione di Alberto Bottaro - collana Cataloghi
d'arte Editore Giorgio Mondadori].
Dicembre 2013 Raffaele De Salvatore (Giornalista
e Direttore EuroArte rivista d’arte).
L’artista Paola Elsa Tagliabue, esprime quello che spesso sfugge alla
quotidianità, con quel tocco di raffinata armonia che generosamente riversa
sulle sue opere lasciando spazio alla fruizione discreta ne l’accattivante
gioco cromatico di una tavolozza sempre diversa.
La fonte d’ispirazione di questa pittura è la raffigurazione
dell’istante, il mondo animale con la sua bellezza cattura l’intimo sentire
dell’artista, nascono così opere che comunicano l’immensità di forti emozioni.
Paola Elsa Tagliabue di fronte la tela bianca, lascia che la natura catturi il
suo sentire e da questo vortice di sensazioni nascono i suoi lavori: serenità e
meditazione modellano la struttura compositiva che si mantiene equilibrata e
sicura.
(Testo critico pubblicato su l’Annuario Milano arte e Quotazione
Collection 2014 – Anna Maria Gentile Edizioni).
Dicembre 2013 Prof. Giuseppe Maci
(presidente Accademia Arte74 Brindisi)
Paola Elsa Tagliabue riesce ad imprimere la sua orma nel campo dell’arte
moderna contemporanea fino a raggiungere risultati stilistici di pura bellezza.
Nei suoi dipinti ci si immerge nella spontaneità genuina e immediata della sua
arte. Tocchi di colore che, come forme di luce catturano lo spettatore anche
quello meno attento. La capacità artistica di Paola Elsa Tagliabue, unica più
che rara, nel narrare storie ed emozioni attraverso la pittura, nel coraggio di
aprire la sua anima attraverso una scelta cromatica “barocca” e suggestiva. Il
risultato è un’arte ipnotizzante e intimista, che avvicina l’artista lombarda
ai grandi Maestri dell’arte contemporanea. Paola Elsa Tagliabue sta
raccogliendo meritatissimi successi di pubblico e di critica, soprattutto
grazie a questa sua personale e silenziosa evoluzione artistica che, come delle
spirali, raggiunge l’animo del l'osservatore.
(Motivazione critica del Premio International Art Award Castelli di Puglia – Contessa Elisabette Schlippenbach – 7 dicembre 2013).
Febbraio 2019 - Circuiti Dinamici Milano in occasione della mostra collettiva "Innocenza e meraviglia" e catalogo.
La presunta innocenza del bambino come quella del primitivo è un mezzo efficace per raggiungere uno stato primevo che permette di elaborare
linguaggi
inconsueti.
Interessante è la
mescolanza tra
l’arte cosiddetta
“colta” ed il
vocabolario puerile
che si ritrova in
opere che per
immediatezza,
mancanza di
regole tradizionali
e sovrastrutture
raggiungono alti
livelli espressivi.
Si vuole far
emergere in
questo contest, gli
elementi irrazionali
, giocosi,
fantasiosi,
unitamente a quelli
sovversivi, non
convenzionali
come possono
essere quelli della
rappresentazione
infantile, dove si ritrova l’assenza di una volontà estetizzante.
La ricerca nella memoria di sensazioni ed immagini appartenenti ad un tempo
perduto possono essere fonte necessaria per ritrovare “innocenza e
meraviglia”, un’arte imbevuta, nutrita di sogni e credenze, miti e leggende
puerili, lontani nel tempo ma nonostante ciò molto attuali.
Largo spazio è dato alla libertà espressiva, rappresentazioni grafiche a
carattere simbolico, invenzioni “gestaltiche”, astrazioni di elementi essenziali
per far emergere un mondo interiore che prende il sopravvento rispetto ad
un’esperienza percettiva.
Il senso del bello: “... è ragionevolmente meno sviluppato nei bambini che non lo sia negli uomini, ma è più puro, come è più puro un fiume
quando consiste in un filo d’acqua, che non presso alla foce, quando ha già raccolta la furia d’altri torrenti e il fetido contributo delle cloache
(Corrado Ricci)”. [Circuiti Dinamici Milano].
Foto a destra: Infanzia, 2011 - Olio su tela - cm 40x60 - Autore: Paola Elsa Tagliabue. -Dipinto Originale.
Foto a sinistra: Innocenza, 2011 - Acrilico su tela - 60x100cm - Autore: Paola Elsa Tagliabue. Dipinto Originale
.
[Ultimo aggiornamento 17 dicembre 2022]