La settima edizione di Bergamo Arte Fiera, costituisce un appuntamento consolidato in grado di confrontarsi con l'asse Bologna-Milano-Torino-Verona. Nel sistema dell'Arte Moderna e Contemporanea affermato in Italia, Bergamo Arte Fiera si propone come appuntamento da non mancare per comprendere le tendenze artistiche della produzione contemporanea, gli orientamenti del collezionismo e il reale polso del mercato del moderno che si sta confermando solido e di tenuta, un vero bene rifugio la cui la validità aumenta grazie al valore aggiunto "estetico", cui ne conseguono gratificazione, appagamento e crescita personale.
Quello italiano è un mercato che, a differenza di altre piazze, è caratterizzato da un collezionismo più "genuino", animato da una sincera passione per l'arte più che da intenti speculativi. E questo è certo un punto di forza in un momento in cui i mercati non sono particolarmente effervescenti. Un punto di forza che è ancor più significativo se si considera che l'arte italiana contemporanea, in questi anni, è rimasta sostanzialmente immune da forme di speculazione che, invece, hanno fatto salire in modo esponenziale i prezzi delle opere di alcuni artisti stranieri. Ciò fa sì che, ancora oggi, si possano acquistare capolavori italiani a cifre non sbalorditive e che in Italia il mercato non sia soggetto a particolari contrazioni.
Ora più che mai il motto è: qualità
Dopo anni di euforia, stiamo attraversando un periodo di ri-bilanciamento. Il mercato è più sano e realistico, soprattutto quello dell'arte italiana del XX secolo che, non essendo mai stato un mercato speculativo, è cresciuto in modo regolare. La stabilità e la solidità dell'arte del Novecento cono state riconfermate.
Le aspettative per il 2011 non possono, che essere di fiducia e ottimismo. Per ciò che sarà possibile, appare inevitabile indirizzarsi verso un mercato meno speculativo, meno finanziario e forse meno frenetico. Una razionalizzazione delle scelte, una redistribuzione dei prezzi, un ricollocamento della qualità ai suoi giusti valori e una riconsiderazione della passione. Un approccio in prospettiva inevitabile - sicuramente in tempi più brevi di quanto si sospetti - verso un mercato di nuovo appagante e ricco di soddisfazioni
COLLEZIONISMO – si sta assistendo, nonostante tutto, a una consistente domanda d'acquisto da parte dei collezionisti i prezzi stanno calando e alcune situazioni eccessivamente gonfiate negli ultimi anni si stanno normalizzando.
Appare inevitabile, proporre nuove strategie, quali un riequilibrio e un riallineamento, attraverso il ritrovamento e la riscoperta di valori consolidati, selezionando, oltre alla professionalità degli operatori, i meccanismi economici primari tipici della compravendita.
ASTE - Le case d' asta ufficialmente si dicono soddisfatte. Nonostante quello che succede nel mondo della finanza, l'estrema qualità viene ripagata: opere di grande valore artistico hanno tutte superato le stime massime
MOSTRE MERCATO – in questa situazione Esposizioni e mostre del nostro Paese permettono fidelizzazione instaurando un processo a catena positivo.
Oggi in quasi tutte le regioni esistono una o più mostre dove si possono vedere e confrontare un grande numero di opere, le Gallerie rimangono però i luoghi dove vengono concluse la maggior parte delle vendite, le fiere e le mostre con il 18% e 11% sul totale dei pezzi venduti diventano punti d'interesse particolare.